Spoofing, smishing, vishing. Nuove frontiere della truffa e rischi per gli intermediari – L’articolo a firma di Andrea Puccio e Carola Panicali

Su AziendaBanca un articolo a firma di Andrea Puccio e Carola Panicali sulle frodi bancarie contraddistinte da una condotta di spoofing, smishing o vishing e sulla difficoltà, da parte degli organi competenti, di individuare gli autori del reato e di recuperare il denaro sottratto; al cliente resta solo la possibilità di far valere la responsabilità della Banca.


La Direttiva 2015/2366/UE, recepita a livello nazionale, ha introdotto standard di sicurezza più elevati per gli strumenti di pagamento, al fine di prevenire utilizzi fraudolenti.
Peraltro, in un’ottica di maggior tutela del cliente rispetto all’intermediario, cui fa capo il rischio d’impresa, in caso di controversia l’utilizzatore deve limitarsi al disconoscimento delle operazioni contestate, mentre è l’istituto bancario a dover dimostrare l’adozione di un sistema di autenticazione a due fattori, la corretta registrazione delle operazioni e il dolo o la colpa grave dell’utilizzatore.
La giurisprudenza ha confermato questa interpretazione, sottolineando l’importanza per le banche di adottare sistemi di monitoraggio per prevenire frodi.


Per leggere l’articolo completo cliccare qui.