Conflitto russo-ucraino: le sanzioni dell’Unione Europea nei confronti di Russia e Bielorussia

Profili di responsabilità penale per le imprese italiane

Come noto, a seguito del riconoscimento, da parte della Federazione Russa, dell’indipendenza delle Repubbliche popolari del Donbass, Donetsk e Luhansk, nonché del successivo innesco del conflitto armato russo-ucraino, l’Unione Europea ha adottato una serie di provvedimenti sanzionatori nei confronti della Russia, poi estesi anche alla Bielorussia. 

In estrema sintesi, le misure si sostanziano nel congelamento dei beni nei confronti di specifiche persone fisiche e giuridiche, in sanzioni economiche riguardanti il settore finanziario e gli scambi commerciali in molteplici e cruciali ambiti (tecnologia, energia, siderurgia, militare, aviazione e navigazione, lusso, ecc.), in restrizioni delle relazioni economiche con le regioni del Donbass, nella chiusura dello spazio aereo dell’Unione Europea ai vettori e agli aeromobili russi e nella imposizione di restrizioni al rilascio dei visti.

Si tratta di sanzioni – soprattutto quelle che attengono al settore commerciale e finanziario – che hanno implicazioni pratiche rilevanti per le imprese italiane, non soltanto per l’incidenza che le medesime sono destinate ad esplicare sulla concreta operatività delle stesse, imponendo importanti limitazioni nei rapporti con le controparti russe, ma anche per i possibili profili di rilevanza penale e amministrativa connessi alle violazioni di divieti e obblighi imposti dall’Unione.

Per tali ragioni, Puccio Penalisti Associati ha svolto una ricognizione della normativa europea e nazionale rilevante in materia, con l’obiettivo di fornire una istantanea dello stato dell’arte.

In particolare, prendendo le mosse dalla normativa preesistente in materia, adottata dalle istituzioni europee a partire dal 2014, si è focalizzata l’attenzione sugli ultimi provvedimenti emessi dall’Unione Europea, che hanno esteso l’applicazione di tale disciplina sul piano sia soggettivo, sia oggettivo, con lo scopo di identificare gli ambiti nei quali le restrizioni sono destinate a operare e le deroghe ed eccezioni previste per tali limitazioni.

È stato, inoltre, dedicato uno specifico approfondimento al sistema sanzionatorio e, in particolare, alle sanzioni penali e amministrative che, alla luce della normativa nazionale – chiamata a garantire la concreta attuazione e il rispetto delle norme emanate a livello europeo – sono destinate a esplicare efficacia diretta nel territorio di tutti gli Stati membri, accompagnandosi alla violazione di obblighi e divieti imposti dall’Unione Europea.